SCIENZE MOTORIE MERITA RISPETTO!!


Salve a tutti, ho pensato di creare un blog perché vorrei che si venisse a conoscenza di una situazione non molto chiara che investe i Laureati in Scienze Motorie e di conseguenza gli iscritti alle Facoltà in questione. Sono anni ormai che e’ avvenuta la trasformazione degli I.S.E.F. e possiamo affermare che le cose non sono migliorate, infatti la strada per che si laurea in scienze motorie non e’ assolutamente agevole, grazie a tutto il tam tam che ci investe.
Chi si laurea in scienze motorie lo fa portando a termine un percorso universitario ponderato, qui nessuno si e' inventato nulla!
Basta con la cattiva informazione, basta con le favole che ci vedono come gli orchi, qui tutti sanno quello che NON possiamo fare, pero' nessuno sa dove inizia il nostro diritto, siamo stanchi, vogliamo essere liberi di esprimerci dando spazio alla nostre competenze.

martedì 8 novembre 2011

NON C'E' ATTIVITA' FISICA SENZA PROFESSIONISTI


Negli anni 90 l'importanza dell'attività fisica è stata universalmente riconosciuta sia presso l'opinione pubblica sia da molte organizzazioni che si occupano del controllo del settore come ad esempio la comunità medico scientifica, infatti sembra chiaro grazie ai dati accumulati negli ultimi anni che una regolare attività fisica migliora la qualità della vita la salute e soprattutto aiuta a prevenire molti problemi di salute e in più aiuta in quei processi definiti di riabilitazione!
Siccome da noi purtroppo il più delle volte si fa finta di non capire prendiamo come esempio un paese che non rimane indifferente difronte a certezze scientifiche e mi riferisco agli Stati Uniti
dove, il centro per il controllo e prevenzione delle malattie, divisione per la salute degli adolescenti nella scuola ( center for disease control and prevantion,Divisionof adolescent school healt) sta promuovendo da 10 anni a questa parte un programma di intervento integrato sull'attività fisica, l'alimentazione, la salute mentale ed altre componenti della salute dei bambini e degli adolescenti appunto in età scolare.Il riconoscimento pubblico dell'importanza dell'attività fisica e per un buon stato di salute, è un importante dato di fatto che ha, nel giro di pochi anni dato vita nuova alla promozione dell'attività fisica e questo è documentato da importanti associazioni americane come:
  1. HEALTH PEOPLE 2000 ( popolazione sana nel 2000) che ha messo in evidenza determinati punti e aree prioritarie e tra queste tra le prime c'e l'importanza dell'attività fisica pe la stessa efficienza fisica
  2. AMERICAN HEART ASSOSACIATION ( AHA) ha di fatto inserito l'inattività fisica fra i principali fattori di rischio di infarto alla pari del fumo, dell'ipertensione, ed un elevato tasso di colesterolo nel sangue
  3. DIVISION OF ADOLESCENT SCHOOL HEALTH ha fissato le leinee guida per un corretto stile di vita tramite l'attività fisica e l'alimentazione nell'adolescenza
  4. CONSENSUS CONFERENCE ON PHISICAL ACTIVITY AND CARDIOVASCOLAR HEALTH ( NIH) ha sottoscritto la carta dell'importanza dell'attività fisica
MA COSA E' NECESSARIO PER LA PROMOZIONE DELL'ATTIVITA' FISICA?
Occorre rivolgersi alle comunità locali, le scuole, insomma tutto il paese cosi che si possa proporre l'importanza della pratica regolare dell'attività fisica, rispettando punti come CHIAREZZA, ACCESSIBILITA' E SICUREZZA!

PER LA CHAREZZA , ci si deve rivolgere ad esperti di attività fisica che possono spiegare in modo chiaro e le molteplici sfaccettature della attività fisica in relazione alle variabili della salute, della forma fisica e della prestazione stessa.
L'attività deve essere valutata ed interpretata all'interno di un modello chiaro che indichi con quale tipo di attività fisica si possono ottenere determinati risultati.

PER L'ACCESSIBILITA' questo è un parametro fuori dal nostro diretto controllo ma bisogna collaborare con strutture pubbliche e private per favorire un ambiente accessibile alle diverse richieste che possono arrivare come persone giovani o anziani o persone con determinati problemi.
Il tutto deve rifarsi a personale qualificato che si occupa di attività fisica finalizzata ( nel nostro paese i laureati in scienze motorie)

PER LA SICUREZZA questo punto ci vede direttamente interessati come laureati in Scienze Motorie, infatti oltre al problema dell'ambiente piacevole e sicuro ci deve essere personale assolutamente qualificato che gestisce e controlla il regolare svolgimento dell'attività fisica interessata, in poche parole il personale rigorosamente laureato deve fornire suggerimenti chiari, dosare l'esercizio in misura adeguate alle capacità individuali in modo che tutti possano praticare attività fisica finalizzata in un ambiente piacevole e soprattutto sicuro.

IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA DELLE ATTIVITA' FISICHE ( IL LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE)
questa figura da noi oggi esiste solo a livello ACCADEMICO ma non a livello professionale come succede in altre parti del mondo ad esempio l'America dove gli HIF (HEALTH FITNESS INSTRUCTOR ) che da noi viene tradotto come istruttore di fitness per la salute, questa figura può gestire e organizzare programmi di attività fisica diretti a migliorare o conservare il miglior stato di salute, infatti il termine FITNESS nella lingua inglese ha molti significati e da noi può essere tradotto con FORMA E CONDIZIONE FISICA!
Quindi questa figura almeno in AMERICA VIENE DEFINITA dal depratment of human service's ( ministero della salute americano) come responsabile dell'attività di fitness che ripeto rientra in una condizione relativa alla prevenzione e miglioramento della salute attraverso l'attività fisica finalizzata.
In America,queste figure professionali riconosciute devono arricchire il loro bagaglio culturale attraverso un'ampia varietà di campi , infatti uno dei primi programmi di certificazione di queste figure esperte per le attività fisiche prevedeva:
  1. fisiologia dell'esercizio fisico
  2. programmazione dell'esercizio fisico
  3. anatomia funzional e biomeccanica
  4. valutazione funzionale
  5. comportamento umano/psicologia
  6. processi di sviluppo ed invecchiamento
  7. fisiopatologia/fattori di rischio
  8. gestione dei programmi .
Nel nostro paese CIVILE che definire tale alle volte diventa difficile, c'è da sempre la figura professionale adatta alla promozione dell'attività fisica finalizzata, ma da sempre si fa finta di nulla perchè è troppo grande ed importante il giro di affari cosi da peremttere che degli esperti di settore vengano continuamente vessati da un sistema corrotto e non conforme con le regole mondiali.
LA FIGURA IN QUESTIONE E' SENZA ALCUN DUBBIO IL LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE/ISEF CHE APPARRTIENE A QUELLE FIGURE PROFESSIONALI CHE IN QUALSIASI ALTRA PARTE DEL MONDO CIVILIZZATO ANDERBBERO A GESTIRE QUANTO SOPRA DESCRITTO, MA QUI DOVE TUTTO E' IL CONTARIO DI TUTTO SI NEGA QUALSUIASI TIPO DI EVIDEZA FACENDO POI SEMPRE LA FIGURA DI PAESE BELLISSIMO MA DISORGANIZZATO E DOVE VIGE L'ILLEGALITA'.
BENE, NON VOGLIO ADDENTRARMI IN VICOLI COSI OSCURI MA UNA COSA PERO' LA SENTO DENTRO FORTE E CHIARA ............!!!!! LE SCIENZE MOTORIE MERITANO RISPETTO!!!! E LO AVRANNO A DISCAPITO DI TUTTO E SOPRATTUTTO A DISPETTO DI QUELLI APPARTENENTI ALLA NOSTRA STESSA CATEGORIA CHE INVECE DI AGGREGARE FOMENTANO INUTILI DIVISIONI !!!!! MA QUESTO RIMANE UN PENSIERO SOGGETTIVIO MA PURTROPPO PER IL SOTTOSCRITTO REALE !!!!


LA MAGGIOR PARTE DELL INFORMAZIONI SONO STATE PRESE DAL MANUALE PER L'ISTRUTTORE DI FITNESS EDITO DA CALZETTI E MARIUCCI DI EDWARD T. HOWLEY B.DON FRANKS

venerdì 19 agosto 2011

LA STORIA NON MENTE!

GLI ISTITUTI PER RACHITICI E LA GINNASTICA CORRETTIVA
“RACHIDITE o RACHITISMO” o anche chiamato “MALE INGLESE” o con il nome scientifico “RACHITIS MORBUS ANGLIUS”. Chiamato in diversi modi si trattava di un affezione che nell'Italia del dopo Unità costituiva un vero e proprio flagello soprattutto per i bambini delle classi meno agiate.
Una malattia ossea determinata da carenze igienico alimentari, cosi grazie l'opera di alcuni pionieri “maestri dello sport” come i fratelli Francesco e Carlo Ravano, promotori della ginnastica a Genova i quali si impegnarono a dare sostegno e cura, prima che si instaurasse lo stadio finale della malattia, il rachitismo trasformava nel volgere di poco tempo bambini sani, in creature deformi che per difficoltà oggettive non potevano avere una normale vita sociale. Francesco Ravano fino dalla metà dell'800 aveva iniziato ad interessarsi al problema cosi passando da una ginnastica EDUCATIVA ad una CURATIVA infatti egli descriveva gli ammalati in questo modo e con le medesime parole:
la faccia e caratteristica, le prominenze degli zigomi, i lineamenti appiattiti l'individuo addimostra un'età più avanzata, gli occhi sono aperti vivi e brillanti, le pinne del naso sono dilatate, la bocca larga ed aperta, la testa come impiantata tra le spalle. Il petto stretto, appiattito e depresso le clavicole per assecondare l'avvicinamento delle spalle aumentano la loro curvatura, il tronco e le membra sono confusi come in un ammasso, le estremità come il carpo e il tarso sono gonfie e sembrano collegate l'una all'altra come se fossero arrestate nel loro sviluppo tutto l'individuo è raccorciato e ricurvo, la pelle ruvida e terrea, il sistema muscolare gracile e i muscoli sono come sospesi nel loro sviluppo, i movimenti sono imbarazzati e la locomozione diventa difficile e ondoloante la respirazione è corta e faticosa, l'appetito e debole e grande è la sete.
Grazie a questo pioniere si nota un approccio epidemiologico rispetto un'affezione che in quei periodi era molto diffusa. Molti altri come i Rvano si disposero a favore del trattamento di questo drammatico problema e grazie ai fondi e alla beneficenza e qualche finanziamento provinciale, riuscirono a costruire, prima in qualche isolato caso alcuni ISTITUTI per il trattamento e CURA dei RACHITICI, infatti Ernesto Ricciardi Presidente della GINNASTICA TORINESE fu il primo a FONDARE un Asilo per bambini rachitici che fu inaugurato nel maggio de 1872 , questa struttura aveva la duplice funzione di curare i corpi deformi dei piccoli tramite la GINNASTICA CURATIVA e poi dare anche un'istruzione, inizialmente i bambini erano solo 20 ma nel giro di qualche anno incoraggiato dagli ottimi risultati fondò una società per azioni arrivando ad ottenere anche fondi comunali e governativi riuscendo ad aumentare il numero degli asili per rachitici portando il nuemro di allievi fino a 170.
La GINNASTICA insegnata i questi istituti era definita “CURATIVA” o “MEDICA” perchè volta con gradualità in base ai principi dell'ortopedia a curare per quanto possibile i piccoli dal rachitismo. La ginnastica medica si basava in Italia sul metodo Svedese di Ling.
A Torino era Alberto Gamba il medico che insegnava anatomia presso la SCUOLA MAGISTRALE DI GINNASTICA DI TORINO ad indicare i principi base per l'attuazione della ginnastica curativa.
Dopo l'esperienza di Ricciardi nacquero molti altri istituti sempre ad opera delle società ginniche anche in altre città prima a MILANO con GAETANO PINI che fondò la scuola per i rachitici, anche il RAVANO dopo aver descritto l'epidemiologia ed aver appurato una correlazione diretta tra ginnastica e miglioramento, apri' a Genova nel 1877 un istituto specializzato per la cura del rachitismo, ma lo stesso Ravano affermava che di fronte a deformità strutturate c'e' poco da fare e da trattare con la ginnastica curativa cosi in quei casi suggeriva di affidarsi agli ausili ortopedici del tempo andando pero' a rassicurare le mamme con testuali parole:
mammine non vi spaventate, non temete la tortura per i vostri piccini se parlo di accessori meccanici per esse infatti non intendo quegli arnesi da inquaisizione che si possono osservare in qualche officina ortopedica, io intendo quei sostegni per le gambe e per il busto ,” gambiere e corsetti” che ben presto si abbandonano sempre pero' che si seguano i consigli medici, la dieta ricostituente e la ginnastica con i bagni queste parole rivelano non solo la grande umanità di Ravano ma la volontà di diminuire le sofferenze infatti a proposito del rachitismo egli stesso scrive:
per fortuna l'è una malattia codesta che appartiene all'infanzia i cui dolori sono leniti dai baci affettuosi delle mamme e dei genitori”.
Non si può non accettare la storia anche perchè senza storia non c'e' futuro, allora come è possibile tanto stupore quando dei professionisti del movimento reclamano quello che da dati storici gli appartiene cosa c'è di tanto strano probabilmente non lo sapremo mai!!!!

il TESTO SOPRA E' TRATTO DAL LIBRO “ L'ITALIA IN PALESTRA” storia documenti e immagini della ginnastica dal 1833 al 1973

mercoledì 2 marzo 2011

E PUR SI MUOVE!

Sembra veramente che qualche cosa si muova, infatti la Regione Calabria ha deliberato nella seduta del 12 dicembre 2010 a favore di una serie di norme come RCONOSCERE AI LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE, LA POSSIBILITA' DI ESERCITARE NELLE NELLE STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE SIA AI FINI  DEL MANTENIMENTO DELLA MIGLIORE EFFICIENZA FISICA, NELLE DIFFERENTI FASCE DI ETA' E NEI CONFRONTI DELLE DEIVERSE ABILITA', SIA AI FINI DI SOCIALIZZAZIONE E DI PREVENZIONE, (come si legge nel testo in pdf della seduta del consiglio Regionale a pag. 22 ART.38 NUM.2 ) 
Mi sembra degna di nota questa situzaione che non si rivolge a nessuna equipollenza ma mette giustamente in primo piano i Laureati In Scienze Motorie che finalmente possono far valere i propri diritte e cosi esprimere le proprie competenze.
Molte volte mi sono chiesto il perchè di tanto stupore nel  poter vedere i Laureti in Scienze Motorie nei centri sanitari, non mi sembra poi cosi improbabile come discorso, anche perche', tali compternze dovrebbero entrare di diritto in un discorso nazionale, ma noi ci accontentiamo di poco ci muoviamo a piccoli passi e cosi una volta tanto possiamo definire e descrivere un situazioe che e' frutto del buon senso.
Non so cosa faranno adesso gli allarmisti urleranno all'attentato per la salute pubblica, comunque visto quanto espersso dai soggetti in questione durante questi anni non mi meraviglia nulla, quello che mi spaventa pero' e la loro chiusura lobbista che gli impedisce di discernere la realta' dalle frustrazioni proprie!

sabato 12 febbraio 2011

IN MOVIMENTO PER LA CHIAREZZA


Capita quasi sempre che alcune cose si ripetano fino a l'assuefazione rispetto tutto quello che riguarda l'argomento in questione, puo' anche sembrare noioso e ripetitivo ma purtroppo accade e riaccade con un frequenza incredibile, e mi riferisco alla situazione che vede protagonisti in negativo "sia inteso" i Laureati in Scienze Motorie.
Leggendo l'inserto rivolto alla salute di " LA REPUBBLICA " del 8/2/2011 mi è capitato di imbattermi in un articolo riguardante l'attività fisica e i suoi benefici sugli anziani, e non solo, nessun problema fin qui, poi addentrandomi nella lettura vedo che si parla di studi che provano l'efficacia dell'esercizio fisico(indubbio), leggo di geriatri,medici dello sport, e di centri sportivi ospedalieri dove si offre un allenamento personalizzato e non vedo un solo e ripeto UNO che sia LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE.
ASSURDO VERO?
Non è ammissibile, non e' accettabile quello che quotidianamente dobbiamo vedere, essendo parte i causa, oltre a sentirmi oltraggiato, quello che prevale, è il rammarico verso una situazione ormai degenerata e avviatasi attraverso condizioni che prescindono da qualsiasi senso logico!
Il corso di laurea in Scienze Motorie forma degli esperti del movimento, persone che conoscono sia l'aspetto metabolico del movimento che quello meccanico funzionale, da adattare a soggetti con particolari necessità e non solo, questo non sono io a dirlo, basta andare a leggere i programmi di una qualsiasi FACOLTA' DI SCIENZE MOTORIE.
Capisco che dietro tutto questo ci sia un mercato appetibile da parte dell categorie sanitarie che con la scusa della condizione sanitaria stanno per l'ennesima volta impossessandosi di un universo che frutta ogni anno non so quanti milioni!
Detto questo vorrei sottolineare un aspetto da non sottovalutare e mi riferisco sempre l'articolo in questione dove ad un certo punto, si legge, di un intervento da parte di un docente della FEDERAZIONE ITALIANA FITNESS riguardo la ginnastica per la terza età, nessun riferimento alle FACOLTA' DI SCEINZE MOTORIE, AI DOTTORI IN SCIENZE MOTORIE, non è logico e non è un discorso da contiunare a proporre, I LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE ci sono e sono gli unici che possono parlare di movimento finalizzato, sicuramente si deve parlare di sinergie tra vari figure, ma a qunato pare gli unici a non essere mai e dico mai interpellati sono i LUREATI IN SCIENZE MOTORIE, cosa inaccettabile e definirei poco seria!
Bisogna uscire da questa nebbia che ci circonda, bisogna informare e far capire che i laureati in SCIENZE MOTORIE sono dei professionisti che per cause oscure vengono continuamente messi da parte e ghettizzati, pur essendo gli esperti del movimento a 360 gradi!
Non accettare la storia e cercare di plasmarla porta a danni irreparabili, e in questo momento storico si sta mistificando la realtà relativa al movimento denaturando i corsi e ricorsi che hanno contribuito a dare un senso all'attività fisica!

lunedì 31 gennaio 2011

36 ORE PER FARE TUTTO!


Come fare a pretendere qualità e professionalità quando il mondo del attività fisica relativa al benessere e' gestito da singole associazione che con l'avallo del coni fanno il bello e il cattivo tempo.
Durante i vari passaggi che hanno visto i laureati in SCIENZE MOTORIE protagonisti e il piu' delle volte in senso negativo, anche a causa della discussa legge 6293 contenente l'articolo 1 sette, si sono dette milioni di cose e si sono portati milioni di esempi, e quello che comunque accomunava sia gli esempi che le parole, era il concetto espresso i tutte le salse, che gridava all'allarme perche' c'era in gioco la salute dei cittadini e di conseguenza la salute pubblica.
Adesso io non riesco a capire come sia proponibile un discorso fatto di CORSETTINI DI 36 ORE, che ti danno la possibilità " ALMENO SECONDO CHI LI PROMUOVE, MA NON SECONDO GLI ESPERTI " di esercitare la professione di PERSONAL TRAINER, TRAINER POSTURALE, ESPERTO DI SALA PESI, PREPARATORE FISICO ecc ecc ecc, dove sono adesso tutte le perplessità rispetto la salute del cittadino?
Dove sono i fantomatici esperti che un tempo mettevano il luce il PERICOLO PUBBLICO che voleva a repentaglio il benessere collettivo?
Non trovate si piu' pericoloso rivolgeri a persone teoricamente impreparate, carenti di qualsiasi principio scientifico, ricchi solo di un'esperienza nata però dall'empirisomo che nulla ha di scientifico?
Chi ha un minimo di sale in zucca non puo' che approvare e condividere il concetto esposto,la realtà allora si fa lampante e mette in luce il continuo rischio che corrono colro i quali si rivolgono a queste persone che non possono poermettersi il lusso di dare consigli di alcun genere perchè la loro conoscenza e' pari al nulla. ADESSO SIAMO NOI LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE CHE CI  RIVOLGIAMO A CHI DICEVA CHE ERA A RISCHIO LA SALUTE PUBBLICA, ED ESPRIMIAMO ILNOSTRO DISSENSO VERSO QUESTO SISTEMA CHIUSO E POLITICAMENTE SCORRETTO CHE DA SEMPRE FA DI UN PESO DUE MISURE.

mercoledì 15 dicembre 2010

TRENTA DENARI


Come si fa a sperare quando la speranza in Italia giorno dopo giorno muore?
La domanda puo' sembrare eccessiva, retorica, impropria e chi piu' ne ha piu' ne metta, ma mi sento di dire che è proprio cosi.
Coloro i quali da sempre hanno promesso, hanno fatto del nostro disagio la loro fortuna politica oggi hanno permesso al governo di avere la maggioranza.
Non vuole essere un discorso politico me ne guardo bene ma è assolutamente evidente il pressapochismo e il qualunquismo con il quale questi signori affrontano determinati problemi.
Mi riferisco alla signora SILIQUINI che per un periodo è stata SOTTOSEGRETARIO ALL'UNIVERSITA' e parliamo del periodo che generò grande caos per noi e per i fisioterapisti a causa della legge 6293 che descriveva l'equipollenza tra la laurea in scienze motorie e fisioterapia, non entro nel merito della materia perchè il discorso sarebbe arduo, quello che pero' non passa inosservato è di certo il problema etico che dovrebbe investire i nostri politici che secondo il sottoscrtitto altro non sono che degli affaristi che si vendono per trenta danari o forse meno!
la signora SENATRICE in questione gestiva il tavolo tecnico per il riconoscimemto in ambito professionale della nostre figura, cosa ad oggi ancore lontana anni luce da una realtà che ci vede sempre di piu' come dei nomadi in cerca di qualche dimora ospitale e sicura.
Niente di piu' sbagliato! Noi sappiamo e riconosciamo i nostri ambiti di applicazione ma è chiaramente descritto, considerando l'andamento della classe politica che non ha neanche la decenza di nascondersi, che noi serviamo cosi come siamo ovvero dobbiamo creare il disagio che poi servirà a loro come materiale propagandista, cosi da evidenziare che il male che "saremmo noi" grazie al loro intervento lungimirante è stato sconfitto!
Non mi farebbe piacere neanche un po' se dovessi essere anche solo per un attimo come uno solo di loro, non capisco però come sia possibile vendersi per una fetta di mortadella e poi pretendere di governare ed essere visto come una persona sopra le parti!
SENATRICE SILIQUINI QUANDO PARLAVA E SE PARLERA' ANCORA DEI LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE FACCIA ATTENZIONE A NON CONFONDERE I SUOI INTERESSI CON I NOSTRI DIRITTI NON FACCIA DEL PERBENISMO LA SUA MASCHERA MIGLIORE ANCHE PERCHE' IL CARNEVALE DURA SOLO UN GIORNO!

domenica 5 dicembre 2010

SCOLIOSI E NUOTO

La scoliosi vine definita come una DEFORMAZIONE SPAZIALE DEL RACHIDE CHE COMPRENDE:
1)UNA DEFORMAZIONE FRONTALE DATA DALL'INCLINAZIONE LATERALE
2)UNA DEFORMAZIONE SAGITTALE DATA DALL'ACCOMODAMENTO CIFOTICO E LORDOTICO
3)UNA DEFORMAZIONE ORIZZONTALE DATA DALLA ROTAZIOE E TORZIONE DELLE VERTEBRE.
L'espressione clinica della rotazione vertebrale è data dal GIBBO che altro non è che la conseguenza della rotazione delle vertebre toraciche le quali articolandosi con le coste favoriscono la deformazione di queste ultime costrette a seguire le suddette vertebre nella loro rotazione, inoltre nell'espressione clinica di una scoliosi, bisogna precisare che la ROTAZIONE si riferisce ad una vertebra, mentre la TORSIONE indica l'interessamento di più vertebre!
LA ROTAZIONE SI MANIFESTA SOLITAMENTE MAGGIORMENTE SULL'APICE DELLA CURVA LA QUALE FAVORISCE LA DISPOSIZIONE DEL CORPO VERTEBRALE VERSO LA CONVESSITA', LA VERTEBRA CHE SUBISCE LA MAGGIORE ROTAZIONE VIENE DEFINITA VERTEBRA APICALE.
Una curva scoliotica è delimitata da due vertebre terminali e da una o due apicali, le vertebre terminali si trovano sul limite superiore e inferiore della curva stessa e sono definite NEUTRE perché non subiscono rotazione infatti la rotazione che può interessarle è minima.
La classificazione ANATOMO -RADIOLOGICA delle curve si basa sul livello segmentale che vede la comparsa delle curve tanto da definire:
1)SCOLIOSI LOMBARI
2)SCOLIOSI DORSOLOMBARI
3)SCOLIOSI COMBINATE
4)SCOLIOSI DORSALI
5)SCOLIOSI CERVICODORSALI
le scoliosi combinate presentano due curve che si dirigono in senso opposto e sono quasi sempre DORSALE DESTRA e LOMBARE SINISTRA considerando questa condizione possiamo definire la stessa come la causa della genesi di compensi come LE SCAPOLE SPORGENTI, IL GIBBO COSTALE, ETEROMETRIA DELLE SPALLE, ETEROMETRIE DEGLI ARTI INFERIORI.
La genesi della scoliosi viene definita idiopatica ovvero non dovuta a cause esterne senza cusa apparente, non sempre si può affrontare un discorso semplicistico ne tantomeno allarmante ma è giusto rispettare i limiti che la biomeccanica ci suggerisce, infatti in molti casi si tratta di scoliosi gravi, le quali devono per forza essere trattate chirurgicamente, in altri casi dove la situazione non è eccessivamente complicata si sente dire o si suggerisce il nuoto.
Non dovrebbe essere cosi strano anche perché la pratica sportiva è sempre cosa positiva ma quando questa viene erroneamente definita come curativa allora nascono disordini e falsi miti.
Durante la fase di galleggiamento soprattutto nello stile libero ( CRAWL) bisogna considerare un dato importantissimo ovvero quello dell'affondamento delle gambe le quali per essere tenute in asse con il bacino non fanno altro che aumentare il grado di lordosi lombare e sappiamo benissimo che in un soggetto scoliotico vi è sempre un iper compenso lombare, inoltre durante le bracciate si è costretti ad effettuare un movimento in rotazione che implica la torsione di un gruppo vertebrale che per la natura stessa della scoliosi subisce un' eccessiva torsione cosi favorendo l'instaurarsi di problemi biomeccanici.
Mi sento di consigliare nel caso si volesse praticare del nuoto sempre il DORSO infatti in questa posizione rispetta la dinamica articolare del bacino e degli arti inferiori che si trovano naturalmente in asse con lo stesso bacino, l'unico problema potrebbe essere rappresentato dall'ambientamento ovvero il grado di accettazione dell'elemento acqua stesso, che in alcuni casi, anzi la maggior parte, causa un irrigidimento che rappresenta un problema da non sottovalutare.
Non sempre il nuoto e' indicato in soggetti scoliotici, ma soprattutto usciamo dalla convinzione che il nuoto favorisca la riduzione del problema assiale ossia della scoliosi, nulla di più inesatto!